De Rerum Natura / Supra Terram

Agnello

Un processo lungo e attento nei suoi minimi particolari porta a realizzare una ricerca lenta che procede per riflessioni e che vuole fantasticamente svelare un mondo surreale in cui le specie del mondo animale vivono in una perfetta sintonia ed unione, un equilibrio con l’universo attraverso la sola armonia tra le differenze. Supra Terram  vede protagonista la pianta e i suoi frutti che sono la linfa vitale e naturale dell’alimentazione di molti animali, una volontà di partire dalla nutrizione di una specie come quella animale dove proprio nel suo mantenimento trova la felicità e il dialogo con tutto ciò che la circonda.
Un’analisi sulle creature che vivono sulla superficie terrestre e nei cieli con una particolare attenzione agli alberi che diventano protagonisti insieme con loro. L’albero inizialmente era stato concepito e pensato come una sorta di palcoscenico su cui mandare in scena, nelle sue varie altezze, le diverse specie animali, un teatro in cui gli attori sarebbero stati le sue stesse creature in contesti diversi dal solito, ma alla fine il vero protagonista è diventato l’albero stesso.  Per la prima volta notiamo in questa mostra, oltre ad essere in prevalenza specifica sugli animali che vivono sopra la superficie terrestre, questa centralità d’azione data alle piante e in particolare agli alberi da frutto che diventano i punti cardini attorno ai quali gravitano le icone e gli animali, una sorta di costellazione disseminata sulle pareti per ricreare uno spaccato di felicità all’interno della galleria.
Trasportare il visitatore all’interno di una realtà diversa e riuscire grazie all’arte a farlo riflettere sulle tematiche affrontate dal progetto De rerum Natura nella sua completezza e catapultarlo nel fascinoso mondo surreale e fiabesco dell’artista con quella vena di fantasia in cui la realtà appare in minima parte e molto spesso relegata alle estremità del foglio di carta. Collesano immagina e sogna universi paralleli in cui il regno che domina incontrastato è quello animale e per alcuni aspetti senza tempo. Galleggiano nell’aria e ogni specie vive in perfetta armonia con le altre e con tutto lo spazio circostante. L’unico colore, oltre al nero delle chine, è dato dalla lavorazione e preparazione della carta per anticarla, su cui prenderanno vita le sue forme. Non esistono disegni preparatori e le opere nascono direttamente dalla lavorazione della carta, dopo l’asciugatura si formano delle macchie e delle zone più chiare e più scure in cui Collesano vede già le sue figure o capisce che in quelle determinate zone può stare il mare, una scogliera, la pancia della balena, un insetto e così di conseguenza tutto il resto.
La balena è da sempre una delle icone più care e ricorrenti nelle opere di Collesano e anche in questa mostra Supra Terram, la sua presenza è fondamentale perché nella ricerca dell’artista tutto alla fine sta in superficie, le sue opere nuotano in uno spazio indefinito, un mondo sommerso nella carta che rende la sensazione di una profondità spezzando la dimensione del foglio. Oltre alla balena ricorrono costantemente altri elementi ma con una certa eleganza e discrezione all’interno delle scene e sono la chiave, il cavalluccio marino e il cuore sacro. La poesia di queste opere ci invita a navigare in un mondo in cui i confini sono caduti e a scoprire il profondo e l’inconscio, allargando il nostro campo d’indagine su come porsi di fronte alla vita e alla magia del sognare ma in particolare a salvaguardare tutto ciò che ci sta intorno per la nostra stessa esistenza.

 Enrico Mattei